mercoledì 6 aprile 2011

Un giardino per i tigli di San Francesco


Grandi proteste popolari sta provocando a Piacenza la decisione del sindaco Roberto Reggi di abbattere i 15 tigli che ornano Piazzale Plebiscito, in pieno centro a due passi da Piazza Cavalli. Contro il progetto di riqualificazione è sorto un Comitato spontaneo di cittadini del quartiere e non in difesa dei poveri arbusti, condannati a morte certa dall’architetto Giancarlo Giannessi. Le firme raccolte contro tale decisione sono già circa 3.000.
Il progetto proposto dall’amministrazione è stato bocciato senza appello dalla cittadinanza. Oltre al giudizio negativo sull’abbattimento delle piante (non necessario, in quanto tutte in buone salute) il presentimento che emerge alla vista della elaborazione grafica del futuro piazzale è che si voglia fare spazio per aumentare i posti degli ambulanti e dei parcheggi. Sarebbe un vero peccato, poiché il piazzale potrebbe essere riqualificato veramente anche senza creare una spianata di cemento di cui il centro cittadino può fare benissimo a meno.
Le idee dei cittadini, riunitisi anche su facebook nel Comitato per Piazzetta Plebiscito vanno esattamente nella direzione opposta, ovvero quella di trasformare il piazzale in giardino. La presenza su due lati della piazza dei chiostri originari della Basilica di San Francesco rende particolarmente suggestiva l’idea di ricreare l’ambiente dei chiostri monastici, come suggerito anche dal blog ripensando Piacenza. Siepi sui due lati mancanti del chiostro andrebbero a proteggere il giardino interno con al centro un pozzo o una fontana, raggiungibile mediante camminamenti adornati di panchine. I tigli rimarrebbero al loro posto, contribuendo a creare l’atmosfera di giardino segreto nel mezzo della città. Le automobili verrebbero eliminate dal paesaggio e in questo modo ne guadagnerebbe anche la bellezza della Basilica.
A prima vista il futuro dei tigli di San Francesco può sembrare un argomento minore per la città. In verità non è così, perché è da questi atti di riqualificazione del centro cittadino che passa il futuro di Piacenza. La nostra città deve avere il coraggio di puntare sul bello e deve valorizzare le idee che vengono dai cittadini, sempre migliori di quelle dei nostri attuali amministratori.