giovedì 14 aprile 2011

Il venture capital anche in Italia


La settimana scorsa ho partecipato a Bari alla 1a conferenza nazionale di Generazione Futuro, il movimento giovanile di Fli. Pur non essendo il mio campo, ho voluto partecipare al forum dedicato all'impresa e all'innovazione perchè convinto che da qui passi la risalita economica dell'Italia. Ai due relatori iniziali sono seguiti gli interventi dei ragazzi presenti in sala, un'ottantina di persone. Sono rimasto colpito dalla qualità degli interventi: vi hanno preso parte con critiche costruttive e proposte tanti giovani imprenditori (quasi tutti appartenenti alla piccola-media impresa) consapevoli delle difficoltà del sistema e preparatissimi riguardo a una realtà che vivono in prima persona ogni giorno. 
La discussione si è incentrata sulle problematiche di start up che hanno in Italia le nuove imprese. La proposta del forum concerne l'istituzionalizzazione in Italia del venture capital [al link trovate il testo base]. In un primo periodo lo Stato dovrebbe operare una moral suasion nei confronti di banche e aziende affinchè lo strumento si diffonda tra gli investitori istituzionali. Quello del finanziamento in Italia è un problema culturale: sappiamo che il nostro paese (per vecchi) ha sviluppato una forte avversione al rischio. Per questo è necessario modificare il contesto normativo e regolamentare italiano, incentivando l'attività dei fondi di venture capital e l'iniziativa dei singoli (c.d. business angels) disposti a supportare start up ad alto potenziale innovativo ma prive di capitale iniziale.
D'altra parte "niente rischio, niente facebook". Vogliamo che anche in Italia i giovani con le idee buone possano essere destinatari di investimenti senza dover per forza emigrare in altri paesi più aperti e disposti a scommettere su di loro.