mercoledì 9 febbraio 2011

Ricordando Perugia e Barbara Contini



Stasera ho voglia di ricordare Barbara Contini. L'intervento più bello di Perugia è stato il suo. Spontaneo, a braccio, chiaro, completo, commosso.  Emozionante.

[...] L'Italia è oggi un paese diviso in due. Rotto. Diviso da piccoli uomini e piccole donne che sono stati incapaci di mantener fede al popolo italiano, che vi ha creduto per 17 anni, noi inclusi. Noi ci abbiamo creduto, dal primo momento. Ma abbiamo diviso l'Italia in due. E sono stati molto bravi a dividere l'Italia in due: un popolo mediatico, di deficienti, di persone arcigne. Gli hanno fatti diventare ignoranti, yesmen, e una decina di rottwailer che per me sono chiuaua.
Noi siamo qui per il popolo italiano. Per gli italiani che c'hanno creduto. Per i nostri padri e i nostri nonni. Per dare loro un futuro. Un futuro nella vecchiaia, che non hanno. Non per dividere e spartire in 10 o 15 quello che deve essere dato al popolo. E siamo qui per dare un futuro ai nostri giovani, ai nostri ragazzi. Una speranza che non hanno più.
A 50 anni tornando in Italia vi devo dire la verità. Ho vergogna ogni volta che torno. E ho vergogna ogni volta che rappresento il mio paese.
Questa è un'Italia che non sa decidere e che non fa le scelte che deve fare. Ci prenderemo il fardello delle nostre responsabilità, ma non abbiamo paura di nessuno. [...]

Da qui deve ripartire Futuro e Libertà: dal sentimento e dall'azione.