domenica 27 dicembre 2009

Matera: come avere la stazione ma non la ferrovia


“Matera, stazione di Matera!”: chissà cosa non farebbero molti materani per sentire un giorno, finalmente questo annuncio dall’altoparlante della loro stazione. La città dei Sassi è infatti l'unico capoluogo di provincia italiano a non essere servito da una stazione delle Ferrovie dello Stato, nell’unica regione senza aeroporti: la Basilicata. Ad essere precisi una piccola ferrovia privata tra Bari e Matera c’è ed è gestita dalle Ferrovie Appulo Lucane (FAL): con questa ci si impiegano 90 minuti per percorrere 50 km: un servizio decisamente inadeguato e scadente. In realtà ci sarebbe bisogno di una linea che colleghi la città al resto d’Italia, soprattutto agli altri centri principali della regione quali Potenza e Metaponto, per il turismo ma anche per un rilancio economico generale. La mancanza di vie di comunicazione primarie sfavorisce moltissimo l’iniziativa imprenditoriale nei centri che ne soffrono.
La fermata delle FS più vicina a Matera è quella di Ferrandina, comune di 9.000 abitanti posto a 34,5 km dal capoluogo di provincia e a circa 45 minuti di autobus. Il sito di Trenitalia indica che ci vogliono più di 11 ore di treno per arrivare a Matera da Potenza, distanti in automobile solo un centinaio di km. Chiaramente in questo caso la via più corta è arrivare in treno da Potenza a Ferrandina e poi prendere un bus-navetta per Matera.
Il dramma ferroviario di Matera inizia tra il 1972 ed il 1974, quando viene chiusa a causa del mancato ammodernamento e per l’eccessivo degrado degli impianti la linea tra Matera, Ferrandina, Pisticci e Montalbano Jonico, la quale collegava fin dal 1930 la città alla linea principale delle FS.
I lavori di realizzazione di una nuova tratta ferroviaria Ferrandina-Matera-La Martella iniziano nel 1986 ma a tutt'oggi, dopo 23 anni, non sono ancora terminati. Nel frattempo però è stata costruita una stazione: la famosa Stazione “Fantasma” delle Ferrovie dello Stato a Matera, un’opera mai conclusa e costata oltre 500 miliardi delle vecchie lire. Oggi è in completo abbandono.
I Sassi di Matera sono un patrimonio dell'umanità dal 1993 e sono stati il primo sito dell'Italia meridionale ad essere iscritto nella lista dell’UNESCO. Per un Paese come l’Italia che potenzialmente potrebbe vivere soltanto di turismo investire in collegamenti ferroviari è un obbligo.
In Spagna c’è un luogo molto simile a Matera: Segovia, città con 57.000 abitanti (poco meno dei 60.000 di MT) e nominata anch’essa patrimonio dell’umanità per merito suoi monumenti (tra cui il famoso acquedotto romano). La sua economia è basata principalmente sul turismo cittadino e pur essendo posta su una linea ferroviaria morta (come dovrebbe essere quella da completare a Matera) è raggiunta addirittura anche dall’alta velocità spagnola. Inoltre essendo situata a circa mille metri di altitudine e circondata da rilievi che arrivano fino ai 2430 m del Pico de Peñalara non si può certo dire che sia favorita dalla sua ubicazione.
Mi permetto un’amara considerazione: è diventato veramente difficile nel nostro Paese dotarsi di infrastrutture necessarie alla popolazione ed ai suoi bisogni primari e fondamentali (com’è la circolazione delle persone), se queste non sono direttamente convenienti per chi dovrebbe costruirle. Credo che in Italia non si guardi al domani ma solo al giorno dopo.

(nell'immagine la Stazione FS di Matera, costata circa 550 miliardi di lire e mai completata)