sabato 26 giugno 2010

Dalla BAT-provincia al Medio Campidano


Se chiedete al ministro Roberto Calderoni di chi è il merito non solo della Provincia di Monza e Brianza, ma anche di quelle di Fermo e di Barletta-Andria-Trani, vi risponderà raggiante che è tutto suo: “non riuscivano a schiodarsi e a un certo punto ho detto: ora o mai più; e le ho fatte”. Fu infatti il suo intervento a risolvere l’impasse politico che ostacolava la creazione della provincia brianzola, con la più classica delle contrattazioni: per farla hanno tirato dentro anche Fermo e Barletta-Andria-Trani. 
In teoria ci sarebbe una legge che impedisce di fare province che abbiano meno di 200.000 abitanti, ma certe leggi in Italia si sa, sono opinioni. Fermo ad esempio è stata fatta anche se arriva solo a 160.000 abitanti. Moltiplicazione delle province significa moltiplicazione delle poltrone. 
Ma la BAT-provincia è la più forte di tutte. Dentro al “mostro a tre teste” si era scatenata una guerra intestina per avere la sede della Provincia (finita da poco ad Andria). Ad Andria dicevano: “ce la devono dare o qui si fa la guerra civile”. A Barletta, dove già c’era la Prefettura rispondevano: “se la mettono ad Andria sarà uno scippo e un furto”. Trani con il mare e il Tribunale rimaneva fuori dalla disputa. A Bisceglie la gente si chiede come ha fatto a finire nella BAT, tutti baresi erano. Certo è che una provincia che nasce divisa non incomincia nel migliore dei modi.
Nel 2005 in Sardegna oltre alle quattro province già esistenti ne vengono create altrettante: Medio Campidano, Carbonia Iglesias, Ogliastra e Olbia Tempio, tutte con pochi abitanti e capoluoghi improbabili. Originariamente solo quella di Olbia era prevista, ma intanto che ne potevano fare una, ne hanno fatte quattro. Il Medio Campidano (sigla VS, le iniziali di Villacidro e Sanluri), prima compreso nella provincia di Cagliari è l’emblema di questo spreco di soldi pubblici: 28 comuni e 103.500 abitanti pari al 6,5% della popolazione sarda, territorio con molta campagna e una delle coste più belle della sardegna (la costa verde), 117 dipendenti e 33 politici. Nel 2008 sul totale delle spese pari a 27,3 milioni di euro, il 44% è stato usato per mantenere l’ente stesso. Senza contare che l’istituzione della nuova provincia è costata anche a quella originaria di Cagliari un aumento delle spese, senza nessun vantaggio per la collettività. Più spese e meno risorse: se i costi per la politica (per le nuove province) aumentano, diminuiscono i soldi per i servizi ai cittadini.