Questo 25 aprile il mio pensiero corre a Edgardo Sogno. Monarchico e liberale, antifascista sotto Mussolini e anticomunista nel dopoguerra. Eroe della Resistenza, rischiò più volte la vita durante la guerra civile. Per le sue imprese venne insignito della Medaglia d'oro al valor militare. Lottò sempre per la libertà e per l'Italia. Dette tutto sè stesso prima per la Corona e poi per la Repubblica: fece politica attiva nel Pli clandestino, poi confluito nel CLNAI. Prese le armi quando necessario. Dopo la guerra fondò il movimento Pace e Libertà, e quando gli ungheresi insorsero a Budapest nell'autunno del 1956, si gettò nella mischia e operò da Vienna per accogliere i profughi in fuga dalla repressione sovietica.
Il mio pensiero corre a Edgardo Sogno perchè il suo è stato tra i massimi esempi della Resistenza italiana. Una Resistenza che a qualcuno piace ancora tanto descrivere e mitizzare come solamente rossa comunista, lasciando da parte chi dette un contributo pari se non maggiore: parlo dei resistenti azzurri, i badogliani, i monarchici, i militari, i cattolici, i socialisti e anche gli azionisti.
La vita spericolata di Edgardo Sogno la trovate nel fantastico libro Testamento di un Anticomunista (scritto con Aldo Cazzullo).