martedì 5 aprile 2011

A Latina decida Latina


Sta facendo molto discutere in queste ore la possibilità che Fli si allei con il Pd alle elezioni amministrative per il comune di Latina. Il "caso Pennacchi" nasce dall’ipotesi di presentare a Latina una lista di Fli guidata dall’autore de Il fasciocomunista, a sostegno del candidato di centrosinistra. Ipotesi che sembra aver fatto venire più di un mal di pancia a quella parte del Fli – in particolare ad Adolfo Urso, presidente di FareFuturo – che ritiene qualsiasi accordo con il centrosinistra "innaturale" per il partito di Gianfranco Fini. A favore dell’alleanza con il Pd, a patto di una discesa in campo di Antonio Pennacchi come capolista della inedita coalizione, si sono già espressi il coordinatore laziale Buonfiglio, il capogruppo dei deputati Benedetto della Vedova e Fabio Granata. Pd e Fli si ritroverebbero così uniti "pe’ caccià i ladroni", come spiega oggi Pennacchi in un’intervista rilasciata a Luca Telese.
Non conoscendo tutta la storia recente di Latina, ma sapendo che la città ha affrontatoo un periodo di commissariamento prefettizio e che corruzione e criminalità organizzata sono piaghe diffuse per l’intera provincia (vedasi la ignobile vicenda di Fondi), reputo comprensibile che la dirigenza del Fli locale voglia evitare di rassegnarsi a una destra lì impresentabile.
Se è vero che la linea politica di Fli, ribadita recentemente da Bocchino, è quella di andare a costituire un nuovo centrodestra alternativo alle sinistre, è anche vero che il vecchio centrodestra, quello incarnato da Pdl e Lega Nord, oggi è lontano anni luci dalle linee contenute nel documento programmatico di Fli distribuito e approvato all’Assemblea costituente di Milano: il nostro partito si è posto infatti come obiettivi quelli di "superare il populismo" e "riunire l’Italia".
Essere alternativi alla sinistra non può significare rinchiudersi nella torre d’avorio. I diktat imposti dall’alto non vanno mai bene, perché frustrano le idee e i progetti che nascono dal basso: per questo la soluzione migliore sarebbe che a Latina decida la stessa Latina. Ma se il problema è aver detto che "in nessun caso il simbolo di Fli sarà alleato con quello del Pd", si faccia allora una lista civica trasversale che condivida un programma di rinnovamento incentrato sul tema della legalità. In questo modo si rispetterebbe un’altra linea guida di Fli: andare oltre le ideologie del novecento. È ora che gli italiani imparino a distinguere non tra destra e sinistra, ma tra persone oneste e persone corrotte. "L’hanno capito tutti tranne quelli dell’apparato! Il Novecento è finito: i muri so’ caduti" dice Pennacchi e non posso che essere d’accordo con lui, perchè è lo stesso identico concetto che FareFuturo predica(va?) da due anni.