venerdì 3 giugno 2011

I problemi dei giovani creati dai vecchi debbono risolverli i giovani


"I vecchi hanno creato i problemi del mondo. Quelli che debbono risolverli sono i giovani". Parole di Giuseppe Mazzini, il quale mise in pratica questa sua convinzione con la Giovine Italia, associazione politica insurrezionale che ebbe un ruolo chiave nel Risorgimento italiano e alla quale aderirono migliaia di giovani italiani. 150 anni dopo il più grande problema dell'Italia, prima dei giudici comunisti e prima dei barconi di immigrati, è quello della generazione tradita. Se nel prossimo futuro non cambierà qualcosa, se la società tutta non prenderà atto delle disparità che stanno avvelenando il mondo del lavoro, quello che ci aspetta è una rivolta generazionale. Passeranno uno due tre anni ma arriverà. Il tempo di far uscire da scuole e università un altro po' di neet (Not in Employment, Education and Training), il tempo di logorare il cordone ombelicale delle famiglie e qualcosa anche in Italia accadrà. 
Perchè tutte le garanzie in questo Paese vanno a chi è sotto il riparo del posto fisso, il sistema di welfare è tarato solo sulla cig, la flessibilità va bene solo per "gli ultimi", quelli che con i loro contributi pagano le pensioni dei vecchi, ma non sanno se loro di pensioni mai ne avranno. Fatta la legge, trovato l'inganno: stagisti, precari, co.co.co. sono vittime di un sistema lasciato andare, che nessun politico ha il coraggio di riformare anche perchè siamo governati da una generazione Gollum (come l'ha definita bene il futurista), ultrasessantenni che mai senti parlare di cose come l'occupazione giovanile. 
E allora i problemi dei giovani creati dai vecchi debbono risolverli i giovani.