lunedì 24 maggio 2010

Le prigioni israeliane di Mordechai Vanunu


“Sono sopravvissuto 18 anni. Potrei sopravvivere altri 6. Non potete togliermi la libertà di espressione. Vergognati Israele. Tutti sanno che Israele dispone di armi nucleari, ma nessuno ne parla”. Mordechai Vanunu era un tecnico nucleare israeliano. Nel 1986 aveva rivelato al Sunday Times l’esistenza del piano segreto di armamento nucleare di Israele. Venne rapito a Roma da agenti del Mossad e trasferito in Israele dove venne condannato a diciotto anni di carcere. Ora è stato condannato ad altri tre mesi di reclusione, per non aver rispettato una decisione che limitava i suoi contatti con cittadini stranieri dopo la sua scarcerazione nel 2004.
Come riferito dal suo legale, Vanunu ha una fidanzata norvegese ma al momento della sua liberazione nel 2004, gli è stato vietato di lasciare il Paese e di entrare in contatto con cittadini stranieri senza averne l'autorizzazione, perchè le autorità israeliane ritengono possa rivelare informazioni riservate. Inoltre Vanunu si è rifiutato di svolgere la pena accessoria del servizio civile a Gerusalemme ovest, la parte israeliana della città Santa, perchè teme per la sua incolumità. Aveva chiesto inutilmente in alternativa di svolgere la stessa pena nella parte araba di Gerusalemme.
Ancora una volta Israele è accusato di calpestare i diritti fondamentali dell’uomo. In marzo ad esempio il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite aveva approvato tre risoluzioni di condanna contro la politica di Israele nei territori occupati di Palestina e Siria.
In una lettera del 2008 diffusa su internet l’ex tecnico nucleare affermava: “Israele è stato fondato a condizione del sostegno alla Dichiarazione Universale dell'Onu sui Diritti Umani. Io chiedo al mondo che richieda ad Israele di onorarla e non solo in questo caso. Ognuno ha il diritto di lasciare qualunque paese, incluso il proprio, e di ritornare al proprio paese (articolo 13-2). Ognuno ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di mantenere opinioni senza alcuna interferenza e di ricercare, ricevere e comunicare informazioni ed idee attraverso qualunque media indipendentemente dalle frontiere (articolo 19)”.

(nell'immagine la prima pagina del Sunday Times del 1986 che costò a Vanunu il rapimento in Italia e 18 anni di carcere)