Per descrivere il dualismo oggi esistente in Italia nel mercato del lavoro è ormai lecito e non eccessivo parlare di "apartheid". In Sudafrica esso fu un regime razziale supportato da una motivazione culturale prima che economica molto robusta, ovvero la necessità che una minoranza ricca ed estremamente capitalizzata, quella bianca, rimanesse proprietaria della maggior parte delle risorse salvaguardando i propri privilegi e il proprio dominio su una popolazione nera, la stragrande maggioranza, affamata non solo dal punto di vista alimentare ma anche e soprattutto da quello della ricerca di opportunità.
In italia è presente oggi un regime di apartheid forse più sfumato ma comunque inflessibile: difatti di fronte ad una fetta di garantiti e tutelati che va via via assottigliandosi col tempo abbiamo una fascia sempre più grande di esclusi e non garantiti, di precari.