Generazione Italia e FareFuturo lo dimostrano tutti i giorni: partendo dal web Gianfranco Fini è alla ricerca del paese reale, mai come ora bisognoso di politica vera. Che parli di giovani per dargli lavoro e non dei "bamboccioni" (come hanno fatto Padoa Schioppa nel governo precedente e poi Brunetta in questo). Che parli di immigrazione non solo come una battaglia contro i clandestini, ma come integrazione di quei ragazzi che rappresentano le seconde generazioni - nati in Italia o arrivaticisi bambini - e che si sentono e sono molto più italiani di certi padani. Che parli ai milioni che non vanno più a votare perchè questo autoreferenzialismo della politica ha stancato: la casta c'è e non ce la siamo dimenticati. Che superi l'anacronismo di divisioni destra-sinistra che servono solo a essere cavalcate da chi al potere c'è già e non vuole essere superato.
La vera divisione è tra chi ha idee e chi no. Tra chi vuole andare avanti, portare l'Italia fuori da questo piccolo medioevo in cui è precipitata, farle raggiungere gli altri paesi europei nel campo dei diritti sociali e dell'attenzione al cittadino, e chi vuole fermarla, opponendole le proprie politiche conservatrici e reazionarie. Non è reazionaria una Lega Nord che fa proclami contro una pillola abortiva inseguendo il più becero populismo? Giustamente gli italiani se interpellati si ribellano. E non è reazionario il Giornale del Presidente del Consiglio quando intraprende sistematicamente campagne ordinate alla demonizzazione dell'avversario politico, in questo caso interno?
Che a salvarci sia uno di destra, sinistra o centro poco importa. Sia un ex fascista, comunista, negro, ebreo, frocio, chissenefrega. Qualunque cosa pur di uscire da questo medioevo. Gli italiani sono stanchi. I giovani italiani sono stanchissimi.
Urge tuttavia un ultimo atto di coraggio per Fini: rinnegare la sua tradizione politica e andare tra la gente alla ricerca del paese reale. Oggi sembra una sfida titanica - David contro Golia - ma se non la si affronta l'alternativa è morire berlusconiani.